D&D 3.x - Il destino dei guerrieri |
- Parte 5: Alla ricerca dell'Imperatore La guerra di Neoke, e tutte le precedenti battaglie campali per difendere la terra ancestrale dei guerrieri dalle incursioni di popoli invasori, sono state sepolte sotto la neve che l'inverno ha posato sulla Grande Prateria. Ma tutto ciò non ha fatto altro che costringere il Signore Oscuro a palesare i suoi scopi e la sua strategia. Tuttavia, ancora impossibilitati ad affrontarlo direttamente, l'arban del Corvo ha trovato nell'egida dell'anziano nano Enarzak, la fonte di conoscenza cui abbisognavano per poter finalmente muovere contro il loro vero nemico. Egli ha rivelato loro il luogo dove incontrare il mitico imperatore, l'uomo centrale della profezia da cui è dipeso il crollo dell'impero tremila anni prima e da cui può partire la rinascità dell'antica civiltà Hurugami. Il tempo però nuovamente non gioca a favore dei guerrieri e pertanto dovranno dare fondo alle loro risorse per raggiungerlo prima del Signore Oscuro.
- Avventura 8: nelle terre dell'Imperatore Dopo aver faticosamente recuperato l’antica mappa nautica, custodita nel cimitero dai più terribili spiriti di morte mai incontrati, e difesa dagli inganni e gli scontri provocati dagli agenti nemici. Shan Yu ha finalmente salutato Seredhien e Celenis per imbarcarsi alla volta dell’arcipelago di Nai-chi-min. Mancano ormai solo pochi giorni di navigazione quando la nave armata dal signore locale Ma Hoi-Liu s’imbatte nella poderosa flotta guidata dall’ora khan Saran, e con lui il cacciatore Gastal oltre a tanti altri confratelli Huergar ed elfi, Chalachakra e gambecorte. I venti soffiano a loro favore e sembra quindi sempre più imminente lo scontro finale con le forze dell’Oscuro Signore. Ma quelli che saranno le loro prossime mosse potranno scoprirlo solo una volta che saranno al cospetto dell’Imperatore.
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Seppure improvvisamente accecato, Gastal riuscì a completare il suo tiro che uccise un altro anfibio e ferì un secondo. Lo poterono vedere alla luce delle fiamme che Shan Yu vomitò mandando in cenere la ragnatela e uccidendo a sua volta altri due anfibi. In quell'oscurità però gli anfibi erano avvantaggiati: Gunj fu ferito a più riprese dalle creature che l'avevano circondato mentre il grosso mostro che aveva disarmato l'Artiglio Giallo ora lo colpì pure. Menumpak Darah che giaceva ora libera tra solo pochi brandelli di rete, fu però immediatamente messa sotto i piedi dall'ennesimo rinforzo giunto a circondarli. Solo Bo Pa-Xu reggendo con una mano una torcia, teneva tranquillamente a bada le creature che sopraggiungevano dal corridoio. |
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